Angela M. Leotta
LA FORZA DEL GESTO E LA NERVOSA FORMA
ARTE CONTEMPORANEA NEOFIGURATIVA
SHORT BIOGRAPHY
Angela Margherita Leotta was born in Catania on 28 December 1974.
In 1989, she moved with her family to Lombardy.
During her academic studies, under the guidance of Prof. Paolo Baratella and Laura Tonani, she approached the expressionist and gestural painting that feels akin to her personal style. From 2018, she reappears with more awareness in the context of a pictorial language that Leotta will call "Neo-figurative", in which expression and visionary elements tend to converge.
CRITICAL REVIEW
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THE POWER OF RESTLESSNESS.
Green, orange, azure, red, purple, blue, earth tones. Angela Margherita Leotta: the world distorts it, reduces it to what is primitive and essential: movement, energy, heat, colour. Her strong figures move in an undefined space. The backgrounds behind the figures offer a glimpse of the light. The faces are devoid of age connotations and the clothes are simplified and reduced to hints, traits that cover the strong, muscular and angular bodies. Sometimes those bodies resemble appearances or liquid visions, dynamic and agitated dimensions, noisy elasticities that are at times almost annoying, but that force you to reflect. They hypnotise you in front of the work. Those seemingly empty and pupilless glances, low and elusive heads enclose in the orbits millions of words and a pinch of madness, blood, breath, barometers that announce to you what will happen.
Malù Lattanzi
Biografia
Angela Margherita Leotta nasce a Catania il 28 dicembre del 1974.
Nel 1989, si trasferisce con la famiglia in Lombardia.
Durante gli studi accademici, sotto la guida dei Proff. Paolo Baratella e Laura Tonani, si avvicina alla pittura espressionista e gestuale che avverte affine al suo modo di essere.
Attraverso il gesto pittorico, la Leotta ha la possibilità di ricercare quel suo essere al mondo, nel mondo, e il progetto di arte terapia della Prof.ssa Tonani, all’ interno dell’ex ospedale psichiatrico San Martino di Como, le dona l’opportunità di conoscere sin da vicino il mondo dei così detti “folli”, “emarginati”.
Inizia così in questi anni e prosegue con alterne vicende, come si evince da alcune sue opere (“faccia”, 1997, “Introspezione – sguardi”, 2000, “Profilo”, 2002, “Senza titolo”,2002, “Attesa” 2013, “A testa bassa”, 2013, “Figura seduta”, 2013…), a evidenziare fortemente la necessità di cogliere, nel sensibile, l’invisibile moto dell’animo umano, di persone ai margini, gli esclusi, chiudendosi a sua volta in un' impasse di profonda, nascosta, dolorosa introspezione.
Dal ’97, viene selezionata tra gli studenti dell’Accademia di Brera per realizzare collettive ed happening in alcune città italiane: Milano, Bellagio, Dongo, Cologno Monzese.
Diplomatasi all'Accademia di Belle Arti nel 2001 e dopo alcuni anni di ricerche e sperimentazioni, nell’estate del 2006, ha l’occasione di visitare la Fondazione Palazzo Albizzini, del grande maestro Alberto Burri… Ne consegue una crisi spirituale e artistica, che la porta a far totale “tabula rasa” di tutto e degli insegnamenti passati, tecnici e non, fino ad allora fatti propri, tentando così, una personale strada di rinascita.
Inizia a fare a meno del linguaggio figurativo e della tanto amata manualità pittorico-espressiva, sostituendola con la tecnica del collage e un linguaggio espressivo materico, poetico, ermetico ed astratto, decifrabile solo dai titoli delle opere..
In questo periodo abbandona volutamente il linguaggio figurativo esplicito, gestuale, doloroso di figure ai margini e guarda ai grandi artisti promotori e/o debitori delle Avanguardie artistiche del 900, come Burri, Matisse, Picasso, Mirò, Kandinskij, Chagall, Duchamp, Max Ernest….
Dal 2006 al 2018, questo nuovo linguaggio poetico-visivo del tutto personale sarà da lei denominato "Voci dal Mosaico", e si evolverà fino a far dialogare collage e gestualità pittorica; Con “Voci dal Mosaico”, frutto di un continuo dialogo tra conscio e inconscio, tra meditazione e “improvvisazione catartica”, tra personale vissuto e visionarietà dell’ispirazione si verificherà l'equilibrio compositivo e l'assimilazione concettuale di pittura e scultura, di forma e di materia in un tutto unico e omogeneo, grazie alla tecnica materica e volumetrica del collage che dialoga con la superficie bidimensionale della tela dipinta a mano.
In questo lasso di tempo, dal 2006 al 2018, il gesto pittorico espressionista, figurativo, introspettivo ed esistenziale, si ripresenterà, a tratti, “in punta di piedi”, “in sordina”, facendole produrre alcune isolate opere figurative interamente realizzate con la pittura acrilica a rullo, senza l’uso manuale del pennello come ad esempio "Attesa" 2013, "A testa bassa", 2013, "Figura seduta" 2013 e diverse altre opere materiche figurative riprendendo in mano i pennelli, opere che consistevano in piccoli ritratti, realizzati in quegli anni dal 2011 al 2013.
Alla fine dell’estate del 2018, si conclude il periodo di “Voci dal Mosaico” questo periodo di "proficua gestazione terapeutica della propria energia creativa" e riapproda con più consapevolezza, più forza, più “libertà’”, all'ambito di un linguaggio pittorico che la Leotta chiamerà “Neo-figurativo” e vedranno la luce opere come "Studio dinamico di tennista", "Stabat Mater", "Mare dolente", "Ciclista in corsa", dove qui, ad esempio, l’uso del collage riemerge, “Terra Santa: la diaspora degli esclusi” e “La guerra contro se stesso: Narciso capovolto”, per citarne solo alcune... e comincerà a guardare e a riflettere sulle grandi conquiste pittoriche di artisti come Grunewald, Edvard Munch, Francis Bacon, essendo convinta che ancora oggi, attraverso il proprio ritorno alla manualità pittorica, con l’uso dei pennelli e attraverso il medium della pittura, e a volte del collage, territori inesplorati dell'Essere e dell’Esserci possono aprirsi mediante la visione di una nuova indagine di tutto ciò che è Reale, animale ed Umano…
LA FORZA DELL’INQUIETUDINE.
Verde, arancio, azzurro, rosso, viola, blu, terre. Angela Leotta veste le sue opere con i colori, i
movimenti e la forza maschia che ricorda il futurismo. Si immerge in quella richiesta di "arte totale"
secondo cui nessuna manifestazione - creativa o di vita che sia - deve sottrarsi all'imperativo di
"ricreare integralmente" il mondo.
Lei il mondo lo stravolge, lo riduce a ciò che è primitivo ed essenziale: movimento, energia, calore,
colore. Veste questi colori, cambia le sue pareti che da dritte diventano saettanti, sghembe e
improvvise, curve, mosse.
Le sue figure forti si muovono in uno spazio non definito. I volti scarni, scavati, sofferenti, urlano
l'inquietudine della “Giovanna D’Arco” che li ha dipinti.
E’ come se il fuoco che scorre nelle vene di Angela, lei riesca a farlo fluire come lava di vulcano,
sulle opere che dipinge. Fuoco che purifica e ridona Vita. Rinascita, resilienza, giustizia per chi
giustizia non ha avuto. Quei milioni di corpi che il mare ha risucchiato inermi. Quelle anime che
cercavano solo un nuovo mondo. Una speranza di rivalsa. I superstiti urlano, come nel famoso
dipinto di Munch, tutto il loro dolore. Sintesi simbolica della sofferenza umana.
Gli sfondi dietro alle figure fanno intravvedere la luce, l’orizzonte fatto di linee mosse, sinuose e
sovrapposte.
I volti sono privi di connotati d’età e gli abiti sono semplificati e ridotti a cenni, tratti che rivestono i
corpi forti, muscolosi e spigolosi.
A volte quei corpi sembrano, apparizioni o visioni liquide, dimensioni dinamiche ed agitate,
elasticità rumorose a tratti quasi fastidiose, ma che ti obbligano a riflettere.
Ti ipnotizzano davanti all’opera. Non riesci a distogliere lo sguardo anche se vorresti fuggire per
non vedere ciò che comunque sai di sapere.
Lei riesce a mettere la tecnica al servizio del messaggio. Che siano acrilici su tela, su carta o su
cartone telato, tecnica mista, dove all'acrilico si uniscono pastelli ad olio e rarissimi oli su tela,
dicevo non è quello che importa. Ciò che vi arriverà, come un pugno allo stomaco è l’arte di
trasformare lo sforzo, il dolore in colore e vita. Il trauma, la forza di risollevarsi, il dolore e il
desiderio di rinascere. Trasformare i limiti in opportunità, per ridare colore al futuro.
Murare l’inquietudine, la sofferenza che consuma, per evitare di lasciarsi divorare dall’interno.
Liberarla, lasciarla fluire, e trasformarla in energia vitale, coraggio, movimento.
Ecco allora che il messaggio passa inesorabile attraverso lo sport. La resilienza, intesa come
capacità di un corpo di assorbire urti, energie che provengono dall’esterno, incassare senza
spezzarsi. I suoi boxeur, così come i suoi schermitori, volteggiano come farfalle ma pungono come
vespe. Trasudano magia di combattere battaglie al di là di ogni sopportazione. La magia di rischiare
tutto per realizzare un sogno che nessuno vede tranne te.
Ecco se devo sintetizzare il messaggio che Angela Leotta ha lasciato a me è proprio questo: Hai un
sogno? Allora rischia di perdere tutto ciò che hai per realizzarlo.
Meglio un fallimento che il rimpianto di non aver tentato. Non allontanarti dal dolore ma vagli
incontro.
Un ultimo appunto per quegli sguardi apparentemente vuoti e privi di pupille, teste basse e schive,
che racchiudono nelle orbite milioni di parole, un pizzico di follia, sangue, respiro, barometri che ti
annunciano ciò che accadrà. Chi ha deserti nell’anima, lava di vulcano dentro, è capace poi di
ficcarti o uno stivale fra le costole o fuggire perché si ha paura di tutto o fissarti ed affrontarti
senza bisogno di esprimere una sillaba.
Malù Lattanzi
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POETICA ARTISTICA DELLE FIGURAZIONI:
ESISTENZA REALE IMPERFETTA.
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"L'ARTE E' UN SIMBOLO POICHE' UN SIMBOLO E' L'UOMO."
Oscar Wilde
“La verità, la bellezza, la giustizia, la compassione sono beni sempre, ovunque.”
Simone Weil, 1943.
Dopo anni di incursioni tra astrazione e figurazione-poetica, sono approdata dal 2018, nell'ambito di un linguaggio espressivo-figurativo, guardando ai grandi artisti del passato, come Honoré Daumier, Vincent Van Gogh, Edvard Munch, Francis Bacon, con più consapevolezza e più forza, convinta che ancora oggi, territori inesplorati dell'Essere e dell’Esserci possono aprirsi attraverso la visione di un’indagine di ciò che è Umano…
Le mie figure sono lontane dall'immagine di astratta, falsa, perfezione fisica e psichica dell'uomo.
Al contrario, attraverso i volti e i corpi che sulla tela disvelo, sono alla ricerca di esistenze reali imperfette, prettamente umane, che legano la vita a ciò che di misterioso e di sacro possiede e che sono in grado di riscattare, paradossalmente, la vulnerabilità e la fragilità dell’essere umano.
Il mio scopo è dunque quello di far combaciare sempre più etica con estetica ed arrivare a composizioni che vedono protagonista l’Umanità, vista come “il luogo” per eccellenza in cui chiarezza formale, tensione esistenziale e spirituale possono coesistere.
Angela Margherita Leotta
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STATEMENT DI ANGELA MARGHERITA LEOTTA
Per creare i miei quadri, prendo spunto e ispirazione soprattutto dai materiali sparsi nel mio studio, da riviste naturalistiche e libri fotografici di vario genere o da immagini di opere che in quel dato momento mi ispirano particolarmente, opere intere o particolari di esse che poi trasfiguro, di Maestri che hanno scritto la storia dell’arte… come Grunewald, Goya, Daumier, Francis Bacon...
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Attraverso il mio linguaggio pittorico narro di una tematica esistenziale universale: ossia, del destino doloroso e mortale che accomuna ogni essere umano.
Questo destino può essere riscattato solo attraverso la scommessa e il rischio, di un intento pittorico, unico, vitale e che va oltre il mero dato di fatto…
Il destino mortale imperfetto e finito di ogni essere umano, può riscattarsi solo attraverso una pittura altra ed Alta, che si apre alla Trascendenza divina e alla Speranza ultima di Salvezza umana…
Anche il tema dello sport, che tocco a volte, si rifà ad una tematica umana universale: ossia, la condivisione dei valori umani nobili, quali la Lealtà, il Rispetto verso se stessi e verso gli altri, L’amicizia, la cooperazione, la sana competizione, in cui il corpo e la mente collaborano all’unisono protesi a superare i propri limiti umani…, l’umiltà, appunto, di riconoscere i propri limiti, cercando quindi, di superare ma soprattutto di superarsi, di andare oltre se stessi, oltre la mera attività sportiva e trascendersi come Persona…
Angela Margherita Leotta
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​​ANGELA LEOTTA-CONTATTI
Email: angelamargheritaleotta@gmail.com
Sito web: http://www.angelaleotta.com
Facebook: https://www.facebook.com/angela.leotta2
Instagram: #angelaleotta74
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HAPPENING - ESPOSIZIONI - DONAZIONI:
1997 Mostra/Installazione/Evento Multimediale intitolata “ORESTEA”, a cura di Paolo Baratella e dell'Istituto di Ricerca di Anatomia Artistica dell' Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, presso l' I.T.S.O.S. Albe Steiner di Milano con donazione del Polittico "Oreste"
1997 Happening intitolato “OPEN AIR ART”, a cura di Laura Tonani, nel centro storico di Bellagio (CO)
1997 Happening intitolato “LUCE E COLORE IN CITTA'”, a cura di laura Tonani, presso lo spazio antistante l’ingresso di Villa Casati a Cologno Monzese (MI) con relativa donazione dell’opera "La città Ideale"
1997 Happening, centro storico di Dongo, a cura di Laura Tonani (CO)con donazione dell’opera eseguita, alla biblioteca comunale di Dongo
1998 Esposizione collettiva intitolata “FESTA DEL SAN MARTINO”, a cura di Laura Tonani, nell’ ex ospedale psichiatrico San Martino di Como
2000 ESTEMPORANEA “PITTORI IN CERTOSA 2000”, a cura di Ferdinando Zanzottera, presso la Certosa di Milano, conseguendo il TERZO POSTO
2001 Esposizione collettiva intitolata “CIB'ARTE”, Il cibo nell'arte ed il cibarsi dell'arte nelle opere di quindici artisti contemporanei, a cura di Ferdinando Zanzottera, presso la Certosa di Milano
2007 DONAZIONE dell’ opera “Danza”, della serie di opere create durante il periodo di "Voci dal Mosaico", alla COLLEZIONE PRIVATA dell’Artista VICTOR MANUEL CONTRERAS,
http://www.vmcontreras.com
2012 MOSTRA PERSONALE on line di “VOCI DAL MOSAICO” nel sito "Web Art Magazine" gestito e curato dal critico d'arte Eraldo Di Vitae donazione dell’opera Legàmi Rosso
2012 MOSTRA PERSONALE di "VOCI DAL MOSAICO", in via Pisana 305 - 237 r, a Firenze, presso ArtExpertise, a cura dalla storica dell'arte Dott.ssa Marina Volpi
2015 Esposizione collettiva intitolata "CORBETTA... INATTESA EMOZIONE" organizzata da Incisione ARTE, a cura di Giuliano Grittini, presso il Palazzo Municipale - Sala delle Colonne, in via Cattaneo 25, Corbetta (MI), tutti i weekend dal 04/07/2015 al 02/08/2015
2015 DONAZIONE dell'opera "Preghiera" a Boco frazione di Bognanco/San Lorenzo (VB) a 9 km da Domodossola, http://www.bocodipinta.wixsite.com a cura della Libreria “ La Memoria del Mondo” di Magenta
2018 Partecipazione alla NONA EDIZIONE DEL CONCORSO DI PITTURA a Tema Libero PREMIO LEONARDO, L'Infanzia, La Voglia Di Vivere E Crescere, dal 1 al 10 giugno, presso e a cura della Galleria Senesi Arte di Savigliano.
2018 PERFORMANCE CON LA CREAZIONE DELL'OPERA VERSO IL BLU, A FAVORE DEL REPARTO DI PEDIATRIA dell'Ospedale di Savigliano CON LA PERFORMANCE A CIELO APERTO DI 10 ARTISTI, sabato 2 giugno, Giornata della Cultura, presso il Museo Civico A. Olmo della città di Savigliano, a cura della Galleria Senesi Arte di Savigliano.
2018 DONAZIONE dell'opera "L'angelo della Pace e della Gioia dei bambini fino alle periferie del mondo", AL REPARTO DI PEDIATRIA DELL'OSPEDALE DI SAVIGLIANO, a cura della Galleria Senesi Arte di Savigliano.
2021 INVITATA a partecipare con un'opera alla PRIMA BIENNALE D'ARTE IN OMAGGIO AL MAESTRO GIUSEPPE SCALVINI, a cura del Direttore, Pittore e Maestro CRISTIANO PLICATO Curatore del MUSEO SCALVINI di Desio (MB), e con la collaborazione della Storica e Critica d'Arte VERA AGOSTI, dal 9 maggio al 16 maggio 2021.
2021/05/01, PUBBLICAZIONE DELLA SUA PRIMA MONOGRAFIA D’ARTE INTITOLATA: LA FORZA DELL’INQUIETUDINE, CON LA PRESENTAZIONE CRITICA DI MALU’ LATTANZI. LIBECCIO EDIZIONI. CODICE ISBN 9788833872926.
2021/05/15, LE VENGONO CONFERITI il PREMIO E la TARGA MUSEO SCALVINI , CITTA' DI DESIO in occasione della PRIMA BIENNALE D'ARTE IN OMAGGIO AL MAESTRO GIUSEPPE SCALVINI, a cura del Direttore, Pittore e Maestro CRISTIANO PLICATO e con la collaborazione della Storica e Critica d'Arte VERA AGOSTI
DICEMBRE 2021, PUBBLICAZIONE E IVI PRESENTE, NEL CATALOGO SARTORI 2022, IN CUI ARIANNA SARTORI RACCONTA QUASI 250 ARTISTI ITALIANI D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA, A CURA DI ARIANNA SARTORI, PREFAZIONE DI MARIA GABRIELLA SAVOIA, PREMESSA DI ARIANNA SARTORI, ED. ARCHIVIO SARTORI EDITORE (MANTOVA), FORMATO CM 30,6X21,6, PP. 408, EURO 60,00
2022/09/08, CONGIUNTI, NOVARA, Castello Sforzesco Visconteo, Piazza Martiri della Libertà, 3, Esposizione d'arte Ala Nord del Castello,
Inaugura il dott. Daniele Radini Tedeschi, Conferenza stampa 8 settembre 2022 ore 11.00, Mostra 8-27 settembre 2022 ore 11.00-18.00.
ROMA 25 GENNAIO 2023, PRESENTAZIONE, PUBBLICAZIONE E IVI PRESENTE, NEL VOLUME "CONGIUNTI", DELLA GIUNTI EDIZIONI, GRANDE PROGETTO ESPOSITIVO ED EDITORIALE, FIRMATO START GROUP.
2023 INVITATA a partecipare con un'opera alla SECONDA BIENNALE D'ARTE INTERNAZIONALE IN OMAGGIO AL MAESTRO GIUSEPPE SCALVINI, a cura del Direttore, Pittore e Maestro CRISTIANO PLICATO Curatore del MUSEO SCALVINI di Desio (MB).
22 MAGGIO 2023, LE VENGONO CONFERITI IL PREMIO DEL CURATORE CRISTIANO PLICATO DEL MUSEO GIUSEPPE SCALVINI DI DESIO, CON MENZIONE SPECIALE E L'ATTESTATO DI MERITO, ALLA II BIENNALE INTERNAZIONALE D'ARTE, DI DESIO (MB).
15 LUGLIO 2023, INAUGURAZIONE E PARTECIPAZIONE CON UN'OPERA ALLA MOSTRA COLLETTIVA INTERNAZIONALE "L'ARTE CONNETTE I SENSI ALL'INFINITO", A VENEZIA , ALLA SCUOLA DI SAN TEODORO, ORGANIZZATA DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE NAPOLI NOSTRA .
ROMA 25 GENNAIO 2023, presentazione della pubblicazione CONGIUNTI. GIUNTI EDIZIONI, in cui compaio a pag. 32 con l’articolo “Angela Margherita Leotta è congiunta a Rodin”, GRANDE PROGETTO ESPOSITIVO E EDITORIALE, FIRMATO START GROUP
NEW YORK (USA), METROPOLITAN MUSEUM OF ART, 25 MAGGIO 2024, prima presentazione internazionale dell’ATLANTE DELL’ARTE CONTEMPORANEA 2023/24 nella sala conferenze Bonnie J. Sacerdote Lecture Hall
APRILE 2024, invitata dal Direttore e Curatore Cristiano Plicato ad esporre con un’opera al Museo Scalvini di Desio per una mostra collettiva che si terrà ad aprile, come apertura della stagione espositiva